Amanda Gorman dà voce alla Poesia e a un "noi" molto grande (di Manginobrioches)

La poesia ha avuto un posto, accanto agli apparati, ai moschetti, alle salve di cannone, a tutto quello che di micidiale riconosciamo in un’istituzione totale e in un potere di quel genere. Proprio la Poesia, che è l’unica capace di negare gli apparati, di contraddire le armi, di smascherare la violenza, di dire che il re è nudo e nemmeno dovrebbe essere re, anzi non dovrebbe esistere la monarchia o il potere. Proprio la poesia, che è potente ma cenerentola, che nessuno prende sul serio. Eppure c’era, aveva un suo posto, una sua voce che - volente o nolente - tutto il mondo ha dovuto ascoltare. Sogno, anche qui da noi, un insediamento di un governo, di un presidente della Repubblica, sogno un comunicato d’un Comitato tecnico scientifico che si apra o si chiuda con qualcuno che recita versi. Sogno una poesia che sia un focolare, una casa, una patria, persino.

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